Lug 20, 2022 / by Silvia De Giovanni / In Blog / Tag: Massimo volume
Almeno una volta nella vita vi sarà capitato di andare a un concerto. Adrenalina che sale, le strofe delle canzoni preferite che risuonano in testa e che non riuscite a smettere di canticchiare, il viaggio in macchina in compagnia…
Tutto bellissimo, ma se il concerto fosse su TikTok o su un videogioco che emozioni provereste?
Negli ultimi anni con la pandemia, ha preso sempre più piede il fenomeno dei concerti virtuali su piattaforme gaming, streaming e social network.
Il videogioco Fortnite nato nel 2017, è diventato un’importante vetrina per la musica internazionale ed è stato pioniere del primo concerto virtuale della storia: Marshmello, famoso dj conosciuto in tutto il mondo, è stato il primo artista in assoluto a esibirsi sulla piattaforma gaming dove è stato ascoltato da 10.7 milioni di persone. L’evento è diventato virale e visto anche su più piattaforme come Twitch e YouTube per un totale di quasi 30 milioni di visualizzazioni.
Anche altri artisti hanno scelto Fortnite come piattaforma per presentare canzoni inedite e creare un vero e proprio concerto. Un esempio? Ariana Grande, dove a rendere il concerto ancora più interessante sono state le ricompense virtuali create ad hoc per l’occasione; oltre a rendere il proprio avatar simile alla popstar, gli utenti di Fortnite hanno potuto ottenere oggetti di scena, nuove schermate di caricamento di emoticon, tutte ispirate all’artista.
Ma ora proviamo a pensare a TikTok. Per molti è una piattaforma sconosciuta, anzi ritenuta “per ragazzini”. Sicuramente possiamo dire che il target di riferimento per questo social network è la Gen Z, ma non è assolutamente da sottovalutare. Anche su TikTok infatti, sono stati realizzati numerosi concerti rendendo l’esperienza dell’utente ancora più coinvolgente.
Blanco, J Balvin, Ed Sheeran, ma anche The Weeknd, Camilla Cabello sono tutti artisti che hanno presentato i propri brani in diretta streaming su TikTok. E a sentirli c’erano milioni e milioni di utenti.
Possiamo dire che TikTok ha rivoluzionato il modo di fruire la musica, rendendola accessibile a tutti con pochi semplici click. Ma il futuro dei concerti è veramente su queste piattaforme?
Ancora adesso artisti storici del mondo della musica e artisti emergenti riescono ad avere sold out i loro concerti, rendendoli, alcuni in particolare, un’esperienza unica e da vivere almeno una volta nella vita. E allora perché guardarli su TikTok? Riusciremmo a provare le stesse emozioni e a divertirci nello stesso modo?
Noi crediamo nel progresso del digitale e nel cambiamento (ve la ricordate la signora Maria di cui abbiamo parlato nello scorso articolo, che a 70 anni ha comprato lo smartphone?), ma allo stesso tempo siamo dell’idea che certe esperienze non possano essere sostituite da uno schermo. L’interazione con le persone, il senso di appartenenza a un gruppo che condivide i nostri stessi gusti musicali, l’esperienza del concerto e cantare a squarciagola, a nostro parere non potrebbero mai essere vissute su TikTok o su un’altra piattaforma streaming. O meglio, siamo dell’idea che non si proverebbero le stesse emozioni.
In un’epoca in cui il confine tra online e offline si sta rendendo sempre più sottile, certi tipi di esperienze non potranno mai essere sostituite da uno schermo. E tutto questo ce lo ha insegnato la pandemia, che da un giorno all’altro, ci ha fatto rendere conto della fortuna che avevamo: la spensieratezza e la fortuna (quest’ultima non sempre) nello stare insieme alle persone.
I concerti virtuali sono indubbiamente un grande progresso nel mondo del digitale e non possiamo dire di sapere se effettivamente saranno loro il futuro. Certa è una cosa: finché i concerti fisici continueranno a essere sold out, un futuro dove i concerti saranno completamente digitali è ancora un po’ lontano.
E forse tutto sommato, è meglio così.